lunedì 19 novembre 2012


Iè che stavo penzando una cosa circa le ultimi cosi chi ho sentito al tiliggionnale. Inzomma e noi noscia mamma 'ncià inzegnato di stari attenti e non dari distubbo quando facciamo le cose a casa. A tipo che non dobbiamo fari cioppo fumo qu...
ando rrostiamo le sarciccie, o che se puliamo le lezuoli dalle bricioli dal balconi, non ce le buttiamo in testa a quelli che passano di sotto.
Ora, signori ministri, non potiti stari ttenti quando doveti buttari dalla finescia i lacrimogini che non vi servono più? Doviti gardari se passa cuaccuno, sennò lo pigghiate in centro nella stidda ra frunti.
Ora, passi fino a quandu nceranu minisci masculi che a casa non 'nci acevano inzegnato queste cose di casa, che si sapi che l'omini quando stanno intra a casa non si sanno pigghiari mancu a forchetta dal tavolo e iè megghio che se ne esciono prima possibili, ma cu tri minisci femmine, nessuna lo sa che non si scotolano le cose dalle finestre se passa gente? Ora, non pigghiatevela comi rimprovero, ma iera pure un'ora che passavano tanta gente e gridavano puri.
Fimmato le Pipirasta Gherls, che siamo noi e non gettiamo i lacrimogini dalla finescia.
---------------------------------------------------------

Glossario: Stidda ra frunti= letteralmente Stella della fronte, al centro della fronte. Il "da" diventa "ra" per effetto del rotacismo.

Il rotacismo (parola che deriva dal greco ῥῶ rhô, « la lettera r ») è una modificazione fonetica consistente nella trasformazione di un fonema in r (IPA [r]).
Questo fenomeno è particolarmente consistente nella storia della lingua latina, è documentato in alcuni dialetti del ligure, del sardo, del corso, del napoletano e del siciliano (Monti Iblei, Sicilia sud-orientale) ed anche in alcune lingue germaniche antiche. Nel dialetto romanesco ed in alcune parti della Toscana è riscontrabile il rotacismo di l davanti a consonante. (Wikipedia)

Nessun commento:

Posta un commento